Neon dei sushi bar che si riflettono su vetrine di vetro e l’aria fredda dei boschi che avvolge un santuario: è questa la contraddizione che attira chi programma un viaggio in Giappone. Adesso c’è un elemento pratico che rende più semplice esplorare quel contrasto: una promozione che permette di aggiungere voli domestici senza costi supplementari al biglietto intercontinentale. Non è una trovata virale o un concorso, ma un’iniziativa concreta firmata da ANA insieme alla Japan National Tourism Organization, pensata per spingere i visitatori oltre i percorsi più battuti. La logica è semplice: acquistando un volo intercontinentale verso Tokyo in classe Economy, si possono includere uno o più scali interni nello stesso biglietto, liberando la progettazione dell’itinerario da vincoli di budget.
Dove e come funziona la promozione
La proposta si regge su dati di rete: ANA gestisce oltre quaranta aeroporti collegati in Giappone, la rete domestica più estesa del Paese. L’offerta è mirata ai passeggeri che partono dall’Europa verso la capitale nipponica, con la possibilità di inserire scali interni senza supplementi nel periodo invernale tra fine novembre 2025 e fine gennaio 2026. Si tratta di una finestra temporale precisa: la promozione non è permanente e serve a riequilibrare i flussi turistici, spostando parte della domanda dalle mete sovraffollate verso aree meno visitate. Un dettaglio che molti sottovalutano è la libertà operativa offerta dal biglietto unico: non è necessario acquistare voli separati, il che semplifica logistica e pratiche bagaglio.
Il meccanismo tecnico è semplice ma efficace: il volo internazionale include maggiorazioni tariffarie già calcolate per consentire lo stopover, e questo permette di costruire itinerari modulari con soste anche superiori alle 24 ore nella stessa Tokyo o in altre città. Lo raccontano operatori del settore che hanno assistito alla pianificazione di tour che combinano metropoli e natura senza salti tariffari imprevisti. Per i viaggiatori significa poter provare esperienze differenti in un’unica vacanza: da un volo mattutino verso il nord innevato a una cena serale in un izakaya di una città minore, senza dover ricalcolare il budget complessivo.
Una considerazione pratica: la promozione favorisce spostamenti che normalmente richiederebbero più tempo e costi di trasporto, e allo stesso tempo aiuta destinazioni meno note a ricevere visitatori. È un aspetto che sfugge a chi programma itinerari solo sulle guide più diffuse, ma che può cambiare la percezione del viaggio.

Perché ripensare l’itinerario classico
La rotta tradizionale — Tokyo come porta d’ingresso, Kyoto per la storia e Osaka per il cibo — resta valida, ma la promozione apre la possibilità di esplorare regioni meno ovvie senza spese aggiuntive per gli spostamenti interni. Tra le alternative concrete ci sono i paesaggi montani del Tohoku, le coste temperate e le isole di Kyushu, fino all’arcipelago di Okinawa, dove il clima è molto differente rispetto al nord. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è proprio questa doppia faccia stagionale del Paese: festival sulla neve e piste nordiche da una parte, cieli tersi e temperature miti nelle isole meridionali dall’altra.
Il collegamento diretto Milano/Tokyo Haneda aggiunge un valore pratico per i viaggiatori in partenza dall’Italia: il volo operato con Boeing 787-9, tre volte la settimana, ha raccolto una domanda costante e ha reso la capitale nipponica più accessibile. Questo rende l’idea di inserire uno o due voli interni nello stesso viaggio ancora più conveniente per chi vola dall’Europa. Un dettaglio che molti sottovalutano è l’impatto sulla durata complessiva del viaggio: scegliendo stopover mirati si riducono i trasferimenti via terra e si guadagna tempo utile per l’esperienza sul posto.
Il risultato pratico per il viaggiatore è evidente: una Tokyo di grattacieli e ramen al bancone può trasformarsi in preludio a giornate dedicate alla natura o al mare, senza che il passaggio da una regione all’altra incida pesantemente sul conto finale. È una opportunità che alcuni operatori turistici stanno già ripensando nelle proposte, e una tendenza che molti italiani che seguono rotte intercontinentali stanno osservando nella programmazione dei loro viaggi.
